Per stare al passo con l'innovazione ed essere più produttivi, il settore delle costruzioni e delle infrastrutture deve sfruttare le potenzialità della digitalizzazione. La modellazione delle informazioni con il BIM è un primo passo importante in questa direzione; esso permette la collaborazione degli attori mediante un “oggetto” digitale tridimensionale che può includere informazioni multiple, dalle caratteristiche geometriche a quelle gestionali, dai costi ai parametri di sostenibilità, dalla gestione di cantiere al controllo da remoto del monitoraggio, ecc.. La digitalizzazione, inoltre, alimenta nuove tecnologie, come la prefabbricazione, l’automazione e la interoperabilità.
Il BIM nel settore delle costruzioni.
Il settore delle costruzioni sta vivendo in questi anni un cambiamento drastico: il passaggio da una rappresentazione 2D all’utilizzo di modelli 3D sempre più complessi. Questo cambiamento non esclude la presenza del disegno, che rimane lo strumento più efficace nella comunicazione dell’idea progettuale, anzi, lo arricchisce con altre informazioni.
Tra gli strumenti innovativi capaci di implementare il disegno e la progettazione, il più diffuso nel settore edilizio è sicuramente il Building Information Modeling (BIM), che il National Institutes of Building Science (NIBS) definisce come un processo di programmazione, progettazione, realizzazione e manutenzione di un bene; il modello BIM contiene infatti tutte le informazioni relative all’intero ciclo di vita dell’opera.
Il BIM nasce dall’evoluzione dei sistemi informatici CAD (Computer Aided Design) che, tra gli anni ‘70 e ‘80, hanno progressivamente segnato il passaggio del disegno a mano libera a quello digitale, e dall’introduzione della modellazione parametrica, che permette di modificare in qualunque momento i parametri che regolano la geometria di un modello digitale.
Nel 1986 Graphisoft unisce i 2 approcci di modellazione progettando la prima Virtual Building Solution. I progressi che in seguito hanno interessato questi software permettono di immagazzinare all’interno di un modello tridimensionale numerose informazioni sulle caratteristiche degli elementi utilizzati nel progetto.
Tuttavia va sottolineato quanto il BIM non sia né un prodotto né un software bensì un processo di gestione delle informazioni che descrivono un edificio dalla fase di progettazione, a quella di costruzione, gestione e manutenzione, fino a quella di demolizione.
Il BIM introduce l’odierna urgenza dell’interoperabilità e della progettazione integrata.
Poiché questo metodo abbia un reale impatto sull’incremento di produttività e la riduzione dei costi, sarebbe infatti necessario che tutti gli operatori della filiera fossero in grado di implementare nelle loro pratiche comuni l’utilizzo del BIM.
Il modello 3D permette di comprendere la geometria dell’oggetto e, se condiviso in cloud con ingegneri strutturali, impiantisti, e progettisti, consente di effettuare analisi energetiche, economiche e strutturali legate a un unico modello. Tutte le altre informazioni contenute nel modello forniscono poi risposte di natura differente in base all’esigenza dell’utente ed è per questo motivo che si parla di dimensioni aggiunte: BIM-4D, 5D, 6D e 7D.
Il BIM-4D analizza la variabile ‘tempo’ grazie alla quale si possono ottimizzare le attività costruttive e di coordinamento.
Il BIM-5D sfrutta i dati strutturati per consentire di visualizzare il progresso delle attività ed i relativi costi di gestione nel tempo.
Il BIM-6D può determinare stime energetiche basando le simulazioni sulle caratteristiche tecniche degli elementi che compongono l’edificio.
Infine il BIM-7D gestisce operativamente la manutenzione dell’edificio e delle sue componenti per tutto il ciclo di vita.
Il BIM in BuildTech.
I professionisti di Build Tech sono in grado di governare strumenti e procedure innovative per la realizzazione di progetti BIM secondo le differenti procedure disciplinari e di utilizzarli per l’aggiornamento della documentazione tecnica operativa di commessa, per la produzione di elaborati o modelli secondo precisi standard e procedure.
Inoltre sono figure riferimento all’interno di aziende per l’implementazione di processi innovativi e di strategie BIM e sono attivi nella formazione di nuovi professionisti con corsi universitari e corsi personalizzati diretti alle società di architettura, edilizia e ingegneria.
Il Building information modeling (BIM) per Build Tech rappresenta una delle principali sfide cui è chiamato oggi il settore dell’edilizia.
La “costruzione di un nuovo modo di costruire” può avvenire solo attraverso l’ausilio delle più innovative metodologie di project management basate sul pieno utilizzo delle potenzialità delle soluzioni ICT. Tali sistemi per la gestione del processo costruttivo, infatti, appaiono sempre di più come strumenti grazie ai quali sarà raggiungibile una costante e continua comunicazione e confronto tra tutti gli attori coinvolti nel processo edilizio.
Attraverso questa modalità operativa, capace di anticipare importanti decisioni progettuali, Build Tech è in grado di ottenere una razionalizzazione delle risorse utilizzate rendendo il progetto maggiormente sostenibile anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.
Le aziende del settore, per rispondere alle sfide legate alle complessità crescente dei processi edilizi, necessitano sempre di più di esperti capaci di agire nel contesto innovativo dell’Industria 4.0 e per questo Build Tech si propone di: